Friday, November 03, 2006

La deriva zapaterista

Io, Salvador Manero, dico subito una cosa: non sarò mai di sinistra.

[E' giusto, vero Igor? A Dio non piacciono i comunisti, perché non si cagano sotto quando parla quel tipo vestito di bianco che mastica crauti dalla mattina alla sera. Come? E' il Papà? Di chi? Ah, é il Papa! Telefona a Dio e chiedi perdono per quello che hai detto. Come sono stato io? Sei stato tu, o infedele!]

Io, Salvador Manero, presidente del Tarallucistan o Taralluccistan..

[ma insomma quando arriva 'sto addetto alla grammatica?]

..dichiaro di essere fermamente convinto che vadano rispettati i valoro profondi di sicurezza e famiglia espressa dalla concettualità metafisico - propedeutica, atavicamente concepita e biologicamente genetizzata nell'ideologia destrorsa.

[Igor, 'sto ministro é fondamentale, chiamalo subito, contatta chiunque, basta che arrivi]

Concludo questa dichiarazione, annunciando che io, ben conscio della centralità dei temi vari, obiettando alla mia non coscienza e prostrandomi all'eccellenza sua illustrissima metafisica, dichiaro che non esiste la sinistra, non esiste la destra, nella politica del Tarallucistan o Taralluccistan. Esiste solo un grande Centro! Amen!

Monday, October 23, 2006

Discorso di insediamento

Dunque, oggi stesso sono stato eletto e quindi visto che non amo perdere tempo faccio subito il mio discorso elettorale, che poi mi si scuoce la minestra. Sono qui, con il mio fido vicepresidente Igor Carrera a presentarmi davanti a voi elettori ed elettrici, davanti a voi parlamentari e davanti a voi membri tutti dell'Assemblea.

[Igor, smettila di tirarmi la manica della giacca, é un momento solenne. Guarda che non ti compro più il pane e ho giusto la mia carabina in tasca, ti faccio saltare i femori se non mi dai ascolto]

Dicevo..

[Come non c'é nessuno? Ah, ecco, perché non mi applaudivano. Cosa? Vuoi dire che siamo gli unici abitanti del Tarallucistan? O si dice Taralluccistan? Vabbé, recluteremo qualcuno, ci prenderemo gli scarti delle altre nazioni, o magari qualche alieno, sai, lo spazio é mio e decido io, no?]

Bene.. uhm..

[Vabbé, ma 'sto discorso che lo continuo a fare se non c'é nessuno, mi sgolo soltanto e poi non c'é nessuno da accoppare, nessuno da comprare, che facciamo? D'accordo, recluteremo subito qualcuno da schiavizzare e ghettizzare. Cominceremo dai ministri di questo governo. Abbiamo per forza bisogno di qualcuno con cui spartire il potere e organizzare complotti internazionali. E se non troviamo nessuno, ci compriamo un altro Stato e ricominciamo da zero, va bene, Igor?]

Dico solo che le voci riguardanti una mia possibile associazione ad organizzazioni criminali, é del tutto priva di fondamento. Non ci sono prove che testimonino che io sono fuori da commerci illeciti..

[Come? E' il contrario? Ma che ne vuoi sapere tu, Igor, sei solo un panettiere prestato alla politica. Il tuo mestiere é quello di infornare, sfarinare, trombare la pasta e sfornare pagnotte. Io non capisco nulla di pani, ed anche se mi piacciono le pagnotte, le tue pagnotte, e anche tua moglie, non ti vengo a fare la lezionioncina. Ok, tua moglie te la rendo, ok, anzi la faccio ministro dell'Economia, così siamo anche all'avanguardia, altro che Zapatero, che tra l'altro non mi ha neanche chiamato per farmi i complimenti]

Insomma, rosso di sera bel tempo si spera, se poi c'é cagnara a caso si spara. Vi dico subito che io sono in diretto contatto con Dio, mi piacciono le donne, sono un buon partito e sono anche pulito. Se qualche aspirante first lady vuole contattarmi, può rivolgersi al mio portavoce..

[Come non abbiamo un portavoce? Tutti i Presidenti hanno un portavoce, altrimenti come si fa a correggermi quando dico una cazzata? Igor, segna sulla lista, "cercare un portavoce"]

Concludo dicendo che lo Stato é mio, lo Spazio é cosa mia e sto industriandomi per avere in concessione anche il Tempo. Amen.

[Igor, fai il numero di Dio, devo consultarmi con lui. Come c'é la segreteria telefonica? Stai a vedere che il suo cellullare non ha campo...]

Io, Salvador Manero, salgo al potere

Io, Salvador Manero, in data 23 Ottobre 2006, in piena salita al potere del Taralluccistan, prendo possesso delle mie facoltà mentali e mi candido alla Presidenza dello Stato del Taralluccistan, quindi visto che ho eliminato tutti i miei avversari, divengo Presidente democraticamente eletto.

E' inutile che blaterate. Vi risparmio la noia delle ore di viaggio per giungere a votare all'unica sede elettorale disponibile, giusto sotto casa mia, a fianco del panettiere Carrera, mio primo e grande sostenitore. Sarai il mio vicepresidente, o carissimo Igor. Le tue pagnotte sono le migliori.
Giusto perché lo sappiate, la porta della sede elettorale é direttamente sotto il tiro della mia fionda a raggi ultrasonici, in più ho giusto parlato con Dio che mi ha detto che chi andrà a votare vedrà chiudersi i cancelli del paradiso. Lo so, é metaforicamente troppo difficile perché possiate capirlo. Ho chiesto infatti delucidazioni, ma Dio aveva Bush sull'altra linea, perciò ho dovuto agganciare.

Vi risparmio il fastidio di spermervi le meningi per scegliere se tracciare un "ICS" come firma sulla vostra condanna a morte o sulla scheda elettorale, vi risparmio le noiose consultazioni elettorali, vi risparmio fastidi, noie e dubbi, nonché problemi, domande e questioni.

A breve inizierò il mio breve discorso elettorale, sperando che la mia penna non mi tradisca. Io sono lo Stato, lo Stato e mio e decido io e se mi girano i maroni, mi prendo tutto il mondo e anche lo spazio. Ma la panetteria Carrera non si tocca. Igor, faremo delle tue pagnotte il primo prodotto nazionale. E il mondo non é abbastanza. Ricordatelo, il Taralluccistan é cosa nostra.

Recluteremo anche un professore di grammatica. Ancora non ho ben capito se il nostro Stato si dice Taralluccistan o Tarallucistan? Scelgo la seconda, in verità, al massimo poi ci compriamo una C. Qualche pagnotta dovrebbe bastare.